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ArticoloClinica Botanica al Landscape Festival di Bergamo con “L’Oasi. Microarchitettura” di Massimo Iosa Ghini
Installazione - Clinica Botanica - Landscape Festival

Clinica Botanica al Landscape Festival di Bergamo con “L’Oasi. Microarchitettura” di Massimo Iosa Ghini

Con settembre arrivano tante novità e una di queste Landscape Festival – I Maestri del Paesaggio (7-24 settembre, Bergamo), evento internazionale dedicato al paesaggismo al quale Clinica Botanica partecipa con un’installazione verde in Piazza Dante. L’edizione di quest’anno si colloca nel palinsesto di Bergamo Brescia Capitale Italiana della Cultura 2023 come “l’evento di riferimento per affrontare il tema del paesaggio e dell’ambiente nel contesto delle sfide e delle soluzioni possibili per una rinascita di territori tanto ricchi di storia, di economia, di saperi e di cultura”.


Il nostro esordio a Landscape Festival è promosso da Interni Magazine, che ci ha selezionati per progettare il verde dell’installazione “L’oasi. Microarchitettura” in Piazza Dante.

La microarchitettura in legno, dall’inconfondibile forma elicoidale, è un progetto di Massimo Iosa Ghini, che abbiamo già visto nel Cortile d’Onore dell’Università degli Studi di Milano durante la Design Week 2023. In quell’occasione l’architetto aveva progettato L’Oasi per presentare al pubblico il divano Float, disegnato per Felis. A Landscape Festival assistiamo ad una reinterpretazione dell’Oasi, che conduce il visitatore alla scoperta di specie della filiera corta e circolare di Clinica Botanica: piante rigenerate, autoctone italiane e alloctone naturalizzate.

La struttura dell’allestimento verde si sviluppa a spirale e gioca con le varie altezze delle piante. Partendo dal perimetro, se osserviamo la linea verde adiacente alla struttura in legno, troviamo kentie e bamboo di altezza 2-3 mt, in contrasto con la linea più bassa composta da specie autoctone ricche di fioriture settembrine. Le piante sono collocate in air-pots, vasi in plastica riciclata che favoriscono un corretto sviluppo radicale, impedendo la spiralizzazione delle radici.

Arrivando al cuore dell’oasi scoviamo un rocciaio urbano, realizzato con mattoni di cemento e una selezione di specie grasse, sia autoctone che alloctone naturalizzate.

 

Landscape Festival è una manifestazione gratuita che dà spazio a chi progetta in paesaggio in ottica culturale, naturale e sostenibile. Una splendida occasione per entrare in contatto con soluzioni innovative che connettono l’uomo all’architettura e alla natura, affrontando le sfide del nostro tempo. 

In allestimento abbiamo utilizzato:

Specie recuperate: Howea fosteriana (Kentia), Bambuseae (bamboo)

Specie autoctone e alloctone naturalizzate: Squilla pancration (scilla maritima), Dittrichia viscosa (inula vischiosa), Clinopodium nepeta (mentuccia nepeta), Lythrum salicaria (Salcerella), Succisa pratensis (morso del diavolo), Centranthus ruber (valeriana rossa), Lychnis flos-cuculi (fiore del cuculo), Buphthalmum salicifolium (asteroide salicina), Verbascum thapsus (verbasco), Juncus acutus (giunco pungente), Salvia desoleana (salvia di Desole), Helichrysum italicum (elicriso), Salvia rosmarinus (rosmarino), Lantana camara (lantana), Allium angulosum (aglio angoloso), Aloë maculata (aloe maculata), Euphorbia characias (euforbia cespugliosa), Jovibarba arenaria (semprevivo arenario), Sempervivum montanum (semprevivo montano), Sedum sexangulare (borracina insipida), Petrosedum ochroleucum (borracina biancastra), Sedum sediforme (borracina di Nizza), Sedum album (borracina bianca), Aeonium arboreum (semprevivo arborescente), Petrosedum rupestre (borracina rupestre), Euphorbia rigida (euphorbia rigida), Euphorbia dendroides (euforbia arborea).

 

Grazie a Interni Magazine per averci coinvolto nella manifestazione.


All credits: Federica Polet